martedì 16 gennaio 2018

Age of Rebellion



Combatteremo nelle strade
con i figli ai nostri piedi
e le morali che loro adorano saranno spazzate via
E gli uomini che ci hanno incoraggiato
Siedono a giudicare tutti i torti
Decidono e il fucile da caccia canta la canzone
Mi toglierò il cappello per salutare la nuova costituzione
farò un inchino per la nuova rivoluzione
Sorrido approvando il cambiamento tutto intorno a me
Prendo la chitarra e suono
proprio come ieri
poi mi inginocchio e prego
che non ci faremo fregare un'altra volta
Il cambiamento doveva arrivare
Lo avevamo sempre saputo
Siamo stati liberati dal nemico, ecco tutto
E il mondo sembra proprio uguale
E la storia non è cambiata
perché le bandiere, sono sventolate tutte nell'ultima guerra
Mi toglierò il cappello per salutare la nuova costituzione
farò un inchino per la nuova rivoluzione
Sorrido approvando il cambiamento tutto intorno a me
Prendo la chitarra e suono
proprio come ieri
poi mi inginocchio e prego
che non ci faremo fregare un'altra volta
No, no
Mi ritirerò da parte con la mia famiglia
se per caso saremo ancora mezzi vivi
Prenderò tutte le mie carte e sorriderò al cielo
Perché so che gli ipnotizzati non mentono mai
E voi?

Non c'è niente nelle strade
che mi sembri diverso
E gli slogan sono sostituiti, per inciso
e la fazione di sinistra
è adesso la fazione di destra
E le barbe sono tutte cresciute nella notte
Mi toglierò il cappello per salutare la nuova costituzione
farò un inchino per la nuova rivoluzione
Sorrido approvando il cambiamento tutto intorno a me
Prendo la chitarra e suono
proprio come ieri
poi mi inginocchio e prego
che non ci faremo fregare un'altra volta
No, no

Incontra il nuovo capo,
uguale a quello vecchio
NON CI FAREMO FREGARE DI NUOVO

martedì 9 gennaio 2018

Johanna

<Ti ho chiamato un paio d'ore fa> la voce al telefono è fin troppo conosciuta, Johanna Myles, sorella della defunta Heleonor Myles, sarebbe sua cognata ma a volte si comporta come una seconda madre nonostante il divario d'età fra loro veda lei in netta inferiorità numerica <ero a lavoro Jo, sono rientrato da pochi minuti ho avuto a malapena il tempo di  richiudere la porta>  è in tuta e pantofole, ha i capelli ancora umidi di doccia, ha spuntato la barba ed ora è sul divano, davanti a sè sul tavolino basso una bottiglia di bourbon ed un bicchiere di vetro largo, abbondante.

<Non è vero...> la voce di Johanna al telefono è sconvolta, meravigliata, quel che si sente in quella negazione è un rimprovero<Jo...> sospira, prende aria per  poi sbuffarla in un insieme di parole incazzate <fallo un'altra volta e giuro che ti sbatto dentro per...> la cognata lo interrompe quasi subito <mi credi così stupida? Non ho usato i miei poteri, ho chiamato in palestra e mi hanno detto che sei andato via...> non la lascia finire <devi smetterla di controllarmi, Jo> Johanna è una ragazza di una ventina d'anni, ha un rapporto d'amore/odio con il cognato, nonostante vivano distanti (lei è di Cleveland) non ha mai smesso di sentirlo, la loro amicizia è nata quando Niall s'è presentato in casa delle due sorelle per un appuntamento con Heleonor, quella sera anzichè uscire con la ragazza fu convinto a cenare con loro, e fu lui a cucinare per entrambe. 

Irrigidisce la mascella, questa vibra di nervosismo mentre osserva la parete davanti a sè, la voce di Johanna è preoccupata
<e tu devi smetterla di fare questa vita Aaron> lo ha sempre chiamato col secondo nome, dice che lo rende più elegante <rischi la vita al lavoro, poi stacchi e ti ammazzi di fatica in palestra, non hai un attimo di tempo per te stesso, non esci con nessuno, ne sono certa...e sono più certa che mai che da quando lei...> la interrompe alzando la voce <da quando lei è morta, Jo? Volevi dire questo?> le loro voci si accavallano al telefono, litigano rinfacciandosi cose ormai vecchie, per certi versi dimenticate, poi Johanna o forse lui stesso, uno dei due chiude la chiamata.

 Rimane seduto, la schiena poggiata alla spalliera del divano, lentamente reclina il capo all'indietro e chiude gli occhi, sospira. Si addormenterà in questa posizione, stremato, stanco di tutto questo, stanco di sè stesso.

Xhh

Lotto per non farmi inghiottire dal buio, ma oscurità e sangue si mescolano e per la prima volta sento il fango cedere sotto di me, scivolo,...